La cittadinanza digitale è quell’insieme di diritti e doveri che ha lo scopo di semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione tramite le tecnologie digitali. Come per la cittadinanza europea, fanno parte di quella digitale anche i concetti di identità , domicilio e firma digitale.
La Carta della cittadinanza digitale sancisce il diritto di cittadini e imprese ad accedere a dati, documenti e servizi di loro interesse in modalità digitale, attraverso l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Lo scopo della Carta della cittadinanza digitale è proprio quello di semplificare l’accesso ai servizi, riducendo la necessità dell’accesso fisico agli uffici pubblici. Scopriamo insieme nel dettaglio cos’è e cosa comporta la cittadinanza digitale.
IL CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE
La prima versione del Codice dell’amministrazione digitale risale al 2005 e nasce come insieme di disposizioni volte a stabilire il diritto di cittadini e imprese a relazionarsi con la pubblica amministrazione attraverso le tecnologie digitali. Inoltre, il CAD sancisce anche il dovere delle amministrazioni pubbliche di dotarsi degli strumenti digitali necessari a consentire ai cittadini di esercitare questo loro diritto.
Oggi il CAD è giunto alla sua sesta versione e prevede sia l’individuazione di nuovi strumenti e servizi digitali, che il rafforzamento di quelli esistenti, come previsto nel Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione.
L’obiettivo del Codice dell’amministrazione digitale è quello di semplificare le operazioni svolte dalla pubblica amministrazione e di “avvicinarla” ai cittadini tramite un pannello di controllo centrale.
Il domicilio digitale e il difensore civico digitale unico
Uno dei primi diritti di cittadinanza digitale consiste nella scelta di un proprio domicilio digitale presso cui ricevere le comunicazioni della PA per via telematica. Si tratta di un indirizzo di posta elettronica certificata o qualificata, attivato previo possesso di un’identità digitale SPID e di una PEC, o di un indirizzo equivalente. Le comunicazioni elettroniche inviate al domicilio digitale hanno gli stessi effetti giuridici delle comunicazioni a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.
Il difensore civico digitale unico è stato istituito per garantire i diritti di cittadinanza digitale dei cittadini. Questa figura interviene presso le amministrazioni o i concessionari di pubblici servizi inadempienti per invitarli a rimuovere gli ostacoli all’esercizio dei diritti di cittadinanza digitale.
Inoltre, la carta della cittadinanza digitale prevede il diritto di effettuare pagamenti digitali ed elettronici verso la pubblica amministrazione e gli esercenti di servizi di pubblica utilitĂ con qualsiasi modalitĂ di pagamento.
La firma digitale e carta d’identità elettronica
La firma digitale consente di scambiare in rete documenti con piena validità legale, utilizzando una coppia di chiavi digitali asimmetriche. La chiave privata è detenuta dal titolare per generare la firma digitale da apporre al documento, la chiave pubblica serve a verificare l’autenticità della firma.
Il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese, anche detto SPID, permette ai cittadini di accedere ai servizi online offerti dalle pubbliche amministrazioni con un’unica identità digitale. Essa è la rappresentazione informatica della corrispondenza tra un utente e i suoi attributi identificativi verificati e registrati in forma digitale.
La carta d’identità elettronica è un documento personale sicuro, dotato di un microchip a radiofrequenza che memorizza i dati del titolare per attestarne l’identità . Essa equivale a un documento di viaggio in tutti i paesi dell’Unione Europea. Dal 2017 essa viene richiesta al momento della scadenza della propria carta d’identità tradizionale o in caso di suo smarrimento o furto.
L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR)
EDUCARE ALLA CITTADINANZA DIGITALE
Educare alla cittadinanza digitale significa consentire ai cittadini di esercitare la propria cittadinanza usando in modo consapevole gli strumenti tecnologici, in base ai bisogni individuali. Ciò significa anche sapersi proteggere da plagi e truffe sulla rete e sui media, rispettare le norme specifiche, quali il rispetto della privacy, del diritto d’autore e simili.
I nativi digitali sono coloro che sono nati nella tecnologia e pertanto usano i mezzi tecnologici in modo naturale. Essi comunicano, interagiscono e apprendono in modo nuovo rispetto alle generazioni precedenti, proprio grazie alle nuove tecnologie.
Gli immigrati digitali, invece, sono di un’età più grande e hanno fatto entrare le tecnologie nel proprio quotidiano pur non essendo nativi digitali.
Il nativo digitale e l’immigrato digitale ricercano informazioni e le elaborano in modo diverso, richiedendo una modifica anche del modello tradizionale di scuola.
GLI ELEMENTI DELLA CITTADINANZA DIGITALE
La cittadinanza digitale è composta dai seguenti elementi:
- Accesso digitale – Tutti gli utenti devono avere gli stessi diritti digitali e uguale accesso alle tecnologie. L’obiettivo dei cittadini digitali è impedire l’esclusione digitale che rende difficile la crescita della società utilizzando questi strumenti;
- Commercio digitale – L’economia di mercato è sempre più di tipo elettronico, ma molti beni e servizi acquistabili su internet sono in conflitto con le leggi o la morale di alcuni paesi, come i download illegali, la pornografia e il gioco d’azzardo;
- Comunicazione digitale – Con la rivoluzione digitale si comunica senza limiti di spazio e in contatto costante grazie a e-mail, smartphone e messaggistica istantanea. Di fronte a tutte queste possibilità di comunicazione digitale gli utenti devono fare delle scelte;
- Competenze digitali – Le scuole italiane hanno ancora molto lavoro da fare nel campo della tecnologia. Le nuove tecnologie applicate nel mondo del lavoro non vengono utilizzate nelle scuole, serve quindi uno sviluppo di competenze digitali. In un mondo che si evolve di continuo, gli studenti dovrebbero imparare a usare le tecnologie in modo efficace e appropriato;
- Netiquette - Tenere un corretto codice di condotta nell’uso delle tecnologie è una questione complessa. Ma esiste un galateo digitale normalmente presente nei forum, nelle community e nei social network. Tali norme e regolamenti garantiscono il rispetto altrui un po’ come richiesto dalle situazioni in cui interagiamo con altre persone dal vivo;
- Norme di diritto digitale - Il diritto digitale si occupa dell’etica tecnologica all’interno della società , quindi anche di situazioni come furto e atti criminali. Appropriarsi indebitamente di qualcosa online, senza la sua licenza d’uso, è reato a tutti gli effetti. Sono atti criminali digitali, ad esempio, l’hacking non autorizzato di informazioni, il download illegale di musica e film, il plagio, la creazione di virus, l’invio di spam e il furto di identità digitale;
- Cittadinanza e diritti e doveri digitali - I diritti di base dei cittadini digitali garantiscono la privacy, la libertĂ di espressione e la tutela della persona. Essi implicano anche delle responsabilitĂ , quindi la presenza di doveri condivisi e accettati da tutti i cittadini;
- Salute e benessere digitali - La salute degli occhi, la sindrome da stress ripetitivo e la dipendenza da internet sono alcune delle problematiche sempre più frequenti tra gli utenti. La cittadinanza digitale comprende l’insegnamento delle pratiche utili per proteggere sé stessi nell’uso di internet;
- Sicurezza digitale – Anche nella comunità digitale ci sono furti e danni a discapito di terzi. Per garantire la stessa sicurezza abbiamo bisogno di proteggere i nostri sistemi da virus, effettuare il backup dei dati ed evitare il danneggiamento degli strumenti elettronici.
Please fill in the form below if you are looking for a partner for inclusion projects. Our team will get back to you shortly.